L’Isola di Capraia è inserita all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, un’area protetta che comprende circa diciottomila ettari di terre emerse e sessantamila ettari di area marina. La scelta di istituire un parco marino e terrestre in quest’area è facile da comprendere: la limpidezza e la purezza delle acque per niente inquinate, la diversità dei fondali e delle coste di ciascuna isola e l’affiorare di terra in punti in cui la batimetria circostante è piuttosto elevata ne fanno un area biologicamente perfetta per una fauna marina stanziale e di migrazione. Capraia inoltre possiede l’unico invaso naturale di acqua dolce di tutto l'arcipelago, ed essendo inserita in uno dei più noti corridoi migratori faunistici tra l’Africa e l’Europa, è un punto obbligato di sosta e di riproduzione di grandi quantità di specie volatili. Capraia possiede anche una notevole quantità di endemismi, sia vegetali che animali. Posta in pieno centro del "santuario dei cetacei", non difficile è l’incontro con branchi di delfini e balenottere. L’Isola è, in definitiva, un piccolo paradiso naturale a poca distanza dalle nostre città, una inaspettata oasi di natura selvaggia ed affascinante che merita assolutamente di essere visitata.
La Flora e La Fauna di Capraia
Tramontata l'epoca in cui l'isola era totalmente coperta di enormi leccete, oggi Capraia si presenta come un territorio "montuoso", con vallate e vette totalmente coperte da macchia mediterranea. La composizione di tale macchia è variata, ma ricomprende il cisto,il corbezzolo, l'oleandro, e l'erica o scopa. Suggestiva nel suo insieme, nel periodo primaverile essa si copre di fiori e fa tanto profumare tutto l'ambiente che a volte,
arrivando col traghetto, si "annusa" l'isola ancor prima di vederla all'orizzonte.Fiori di innumerevoli specie colorano ogni sito, dal ranuncolo alla giunchiglia e poi romulee, narcisi, orchidee selvatiche violacciocche e cinerarie creano suggestive macchie di colore nel verde della macchia. Capraia possiede anche specie esclusive di fiori, come il fiordaliso di Capraia o comuni al solo Arcipelago, come la Boragine nana o la Bocca di leone di Capraia.
In questo habitat naturale, coadiuvato dal fatto di possedere l'unico invaso di acqua dolce naturale di tutto l'arcipelago ( il "laghetto"), fanno sosta o nido decine e decine di razze di uccelli.
Cardellini, scriccioli, sterpazzole e pettirossi fano da sfondo ad una colonna sonora che ha i suoi solisti nel gheppio, nel gabbiano comune e corso, nel corvo imperiale, nella beccaccia, nell'airone, nella ghiandaia o nel falco pescatore solo per citarne alcuni ed in molti altri come gli acquatici marangoni dal ciuffo o la berta.
Sul territorio isolano, poi, riparati dalla macchia più alta, vivono colonie di simpatici conigli selvatici e molteplici famiglie, sempre meno diffidenti, ben visibili ovunque ed avvicinabili, di signorili mufloni arrampicati sulle rocce più impensabili. La raganella sarda è diffusissima, al pari del biacco, un serpentone innocuo e timido che ama passare la giornata a scaldarsi sui muretti a secco dell'isola. Il Geco, poi, comunemente chiamato tarantola, è l'innocuo e divertente compagno di ogni nottata estiva ove vi sia una luce accesa.
L'Ambiente marino
Il Mare ed i fondali capraiesi sono passaggio e rifugio di molteplicissime specie di pesci, molluschi e crostacei. I fondali dell'Isola sono subito rocciosi, derivazione delle frane che poco a poco "mangiano" il territorio emerso. Larghi campi di posidonia oceanica misti a sabbia e fango si alternano a tali formazioni rocciose fino a circa una quarantina di metri. Lungo le coste, poi, qualche centinaio di metri al largo, soventemente si incontrano ammassi di roccia o risalite repentine del fondale chiamate "secche", al largo delle quali staziona in genere tutto il novellame alimento prediletto dei pesci pelagici.
Questo complesso habitat sottomarino fa si che Capraia ospiti nel suo mare una quantità di razze e specie invidiabile da qualunque acquario che spesso vorrebbe avere anche la limpidezza delle sue acque.
Dal tordo al Carabiniere, dal Dentice alla tanuta, cernie, saraghi, scorfani, ricciole, tonni, barracuda, tanute, corvine e delfini comuni che passano appena sotto costa, sono solo le razze più presenti in queste acque, ove è facile incontrare anche pesci luna o pesci castagna, persi in nugoli di occhiate o di castagnole.
Le spugne incrostanti conferiscono ai fondali un manto coloratissimo,"infestato" da parazoanthus o da spirografi, da "gnacchere" o aragoste.
Al largo, in periodi dell'anno precisi, non è raro l'incontro con la balenottera comune o con il capodoglio, spettacolo di rara bellezza ed intensità.
Un ambiente prezioso e bellissimo, ove anche solo mettere una maschera consente a chiunque di vivere realmente grandi emozioni!
La Cartografia del Parco e la regolamentazione generale
Il territorio e le zone costiere di Capraia sono state suddivise in zone ben distinte
ZONA A
(Da “La Peraiola” inclusa, fino a “Grotta dell’Acquissucola”)
Zona interdetta a tutto, ad eccezione di attività sportive da svolgersi con guida ambientale residente in Capraia Isola e con percorsi subacquei definiti in accordo con l'Ente Parco e giri turistici dell’Isola ,con passaggi all'interno dell'area.
Tali attività sportive e giri turistici saranno possibili solo avvalendosi dei diving e delle agenzie residenti.
Dalla Grotta dell’Acquissucola a La Periaiola inclusa sarà individuata una zona B1 all’interno della
quale, in aggiunta al regolamento della zona A, sarà possibile effettuare
per le agenzie turistiche
residenti soste di balneazione intorno
alle boe preposte, con divieto di scendere a terra.
Ai fini della nidificazione del falco pescatore è previsto che dal 15 aprile al 15 giugno c.a. i giri
turistici dell’Isola svolti dalle Agenzie devono avvenire ad una distanza minima di 200 mt. Dalla
costa.
L’intera area sarà delimitata con boe, così come i percorsi subacquei e le soste di balneazione.
E’ da definire con l’Ente Parco la distanza di passaggio dalla costa delle imbarcazioni.
ZONA B
(Da “Punta del Vecchiaione”, andando in senso antiorario
dell’Isola, fino a “Le Saline”)
Zona interdetta alla pesca dilettante non residente,
pesca subacquea residente e non ,
pesca professionale non residente e
attività subacquea non residente
(diving, charter ecc...).
ZONA C
Da “ Le saline " fino a Punta della Civitata inclusa
Zona interdetta alla pesca
professionale non residente e alla
pesca subacquea residente e non.
E’ ammessa la pesca sportiva
anche non residente
previa richiesta di permesso ad apposito ufficio preposto in loco.
E' altresì ammessa attività subacquea con guida ambientale anche non residente.
ZONA D
Da “Punta della Civitata” esclusa, fino a “Punta del Vecchiaione”
Zona interdetta alla
pesca professionale non residente.
E’ ammessa con autorizzazione la pesca subacquea e sportiva
regolamentata anche non residente.
C'è da dire solo che la tutela di un bene prezioso come il territorio isolano, unico nel suo genere al mondo, è affidata, più che alle imposizioni date da norme, al buonsenso e alla consapevolezza del visitatore di trovarsi in una area geografica molto particolare ove il suo comportamento deve essere consono a quell'ambiente che si tende con una precisa normativa a tutelare.